Macbeth di Branciaroli

macbeth-1Sono passati più di quattrocento anni ma si apre ancora il sipario sulla storia di Macbeth e della sua ambizione, del desiderio di potere, degli atti efferati che compie per diventare re. Poi c’è Lady Macbeth, sua moglie, che con determinazione e crudeltà spingerà il marito a compiere gli omicidi necessari per aprirsi la strada al trono. Ma la tragedia che William Shakespeare scrisse tra il 1605 e il 1606 è ovviamente molto più di questo.
Il sipario questa volta si apre sul “Macbeth” di Franco Branciaroli, che ne è regista e protagonista principale, e che negli anni ha collaborato e recitato con i grandi del teatro italiano, da Carmelo Bene e Luca Ronconi al drammaturgo e scrittore Giovanni Testori. L’interpretazione di Branciaroli, a tratti veemente, ma senz’altro coinvolgente, ci restituisce un Macbeth pienamente umano, in conflitto tra ambizione e rimorso, tra efferatezza e paura, tra coscienza e follia, debolezza e coraggio. Lo affianca Valentina Violo nei panni di una Lady Macbeth spietata, che rinuncia a ciò che la rende donna per agire con la crudeltà che si attribuisce ad un uomo e che prima del marito cadrà nella follia. Spiccano però i giovani attori, poco più che trentenni: Daniele Madde è Malcolm, Stefano Moretti interpreta Ross, Livio Remuzzi veste i panni di Lennox ed in particolare Tommaso Cardarelli che porta sul palco Macduff. La loro interpretazione, certamente intensa, non perde il confronto con la spiccata personalità del Macbeth di Branciaroli.
Interessante la coesistenza di italiano ed inglese, quest’ultimo riservato alle battute delle tre Sorelle Fatali che prediranno il futuro da re a Macbeth e ai soliloqui di Lady Macbeth. Il suono della lingua originale della tragedia di Shakespeare è certamente suggestivo e potente.
Altrettanto significativa la scelta delle scenografie minimaliste ed essenziali di Margherita Palli: al centro di tutto c’è infatti l’attore con la sua interpretazione e l’uomo quindi, con i suoi demoni.
E nel Macbeth spesso l’uomo viene chiamato a dimostrare di essere un vero uomo e per questo incitato ad uccidere, combattere, vendicarsi. A non diventar preda delle proprie paure, dei rimorsi, delle proprie fragilità. E Lady Macbeth è una donna che crede di doversi liberare di caratteristiche femminili (o ritenute tali) per poter agire come un uomo e conquistare potere e crudeltà. E’ evidente quindi come l’opera di Shakespeare si dimostri immortale perché assolutamente attuale.
Da non perdere quindi il Macbeth di Franco Branciaroli che dopo le date del 24 e 25 febbraio al Teatro Petrarca di Arezzo, sarà il 28 febbraio e il primo marzo al Teatro Civico di La Spezia, il 4 e il 5 marzo al Teatro Giordano di Foggia e il 10, l’11 e il 12 marzo al Teatro del Giglio di Lucca.

Sara Pezzati

Titolo: Macbeth
Autore: William Shakespeare
Produzione: Teatro degli Incamminati/Centro Teatrale Bresciano
Regia: Franco Branciaroli
Con: Franco Branciaroli, Tommaso Cardarelli, Daniele Madde, Stefano Moretti, Livio Remuzzi, Giovanni Battista Storti, Alfonso Veneroso, Valentina Violo
Info Utili: www.incamminati.it

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