Solidarietà, conoscenza, amicizia e musica fanno da sfondo a Green Book, un film anti razzista, un incontro di integrazione nell’emarginazione.
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La notte del 24 Febbraio 2019 al Dolby Theatre di Los Angeles in California si sono celebrate le premiazioni dei premi Oscar 2019. Vincitore del premio per il miglior film è Green book, la storia di amicizia tra l’attore italo americano Frank Antony Vallelonga ed il pianista afroamericano Don Shirley nell’America degli anni sessanta.
Musica e integrazione
La musica ha fatto da sfondo ad una narrazione di integrazione e ha svolto un ruolo centrale nella serata di premiazione, i Queen si sono esibiti assieme al cantante Adam Lambert e Lady Gaga ha interpretato la canzone vincitrice Shallow assieme a Bradley Cooper. Il regista Spike Lee premiato per la miglior sceneggiatura non originale del suo lungometraggio BlacKkKlansman, si è presentato alla consegna del premio vestito completamente di viola per rendere omaggio al suo amico musicista Prince scomparso nel 2016 .
La migliore attrice
Un compito difficile per la giuria è stato quello di consegnare il premio alla miglior attrice protagonista, dopo aver analizzato tutte le diversificate interpretazioni delle attrici. La scelta poco prevista ma meritata è andata all’attrice Olivia Colman per l’interpretazione della Regina Anna nel film La Favorita.
La categoria tecnica
In alcune categorie la tecnica ha prevalso sull’originalità, il montatore John Ottman ha ottenuto la statuetta per il film Bohemian Rhapsody, nonostante poteva vincerla Hank Corwin per il film Vice – L’uomo nell’ombra impegnato nel dare una costruzione diversa ad una storia reale.
First Man – Il primo uomo ha ricevuto il premio per i miglior effetti visivi e oltrepassato l’ intensa costruzione stereoscopica, virtuale e digitale di Ready Player One. Il tutto grazie ad un’ accurata ricostruzione di strumentazioni e simulazioni di volo e di lancio dell’astronauta Neil Armstrong.
Una celebrazione senza conduttore
Una vittoria di numerosi afroamericani impegnati nello sviluppo di film riguardanti supereroi, musicisti, poliziotti e poveri. Come ha affermato il regista Spike Lee nel ricevere il suo primo oscar in concorso, dopo quello alla carriera, il festival è riuscito a rendere omaggio agli antenati che hanno costruito l’America e al genocidio dei Nativi.
Francesco Adami



