The smell of books, in odore di libri

fullsize-702x336Ammettiamolo: oggi leggiamo ovunque e attraverso qualsiasi dispositivo, con notevole guadagno in termini di funzionalità di ricerca, facilità di trasporto e opportunità di condivisione. Ma c’è qualcosa che gli ebook non sanno ancora restituire. E allora ci chiediamo: cosa si nasconde nell’odore di un libro? 

Per gli affezionati del cartaceo, i vantaggi del formato elettronico non arrivano a compensare la perdita dell’esperienza fisica di cui si gode nella lettura di un libro stampato.

Durante un breve viaggio a New York, Nick Bilton, blogger del New York Times, si ritrova a visitare una libreria del West Village : “Ho subito provato un senso di nostalgia che non sentivo da molto tempo. Il profumo dei libri fisici – la carta, l’inchiostro, la colla – può evocare il ricordo di una giornata d’estate trascorsa a leggere su una spiaggia, di un pomeriggio autunnale in un caffè o di una poltrona accanto a un camino con il ticchettio della pioggia sul davanzale della finestra”.

Vissuto, emozioni, la ricerca del tempo perduto. Un libro può riportarci ai nostri pensieri, dirci come eravamo. Nulla potrà mai sostituire il tatto e l’odore di un libro in tutta la sua imperfezione o l’esperienza sentimentale legata all’acquisto in libreria. 

Riferendosi agli ebook, che a detta sua saprebbero di combustibile bruciacchiato,  Ray Bradbury è lapidario: “Questi non sono libri. Un computer non ha odore. Se un libro è nuovo, ha un buon profumo, se è vecchio, ne ha uno ancora migliore, quello dell’antico Egitto. Un libro deve avere un odore”.

Ai bibliofili che amano leggere dal Kindle, poco avvezzi a trattare i libri maleodoranti e consumati dal tempo, nonché cultori della leggerezza e della pulizia favorita dagli ebook, fa eco una nutrita schiera di sostenitori delle proprietà fisiche dei libri stampati, piccoli, grandi, impilati ovunque e meravigliosamente diversi e invecchiati così come sono, oggetti di cui si apprezzano tocco, odore e presenza, pure se ingombrante. Tutte qualità spesso anteposte perfino alle gioie dell’intrattenimento, della conoscenza e del ristoro che i libri ci regalano, senza chiedere nulla in cambio.

Siamo dunque nella condizione irreversibile del sacrificio rispetto al piacere tattile della pagina stampata, o esiste un’alternativa? Smell of Books ha lavorato per raggiungere un compromesso, dedicandosi a confezionare una certa varietà di profumazioni, nello specifico aerosol e-book enhancer, con l’obiettivo di restituire dignità e uguaglianza alla controparte digitale degli ebook. Fragranze come In The Library, Paper Passion, New Book Smell, Classic Musty Smell fino all’ironico Crunchy Bacon Scent promettono, tra le altre, di catturare e restituire odori vecchi e nuovi, mimando l’atto gioioso dell’annusare le pagine di svolta.

E se fossimo ancora lontani dal conforto dell’originale, ricordiamoci che leggere resta la cosa più importante e che una buona storia può trasformare anche il più accanito sostenitore di ebook in un lettore ben appagato di libri fisici. 

Erika Di Giulio

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