La rassegna letteraria che da oltre dieci anni porta ad Arezzo autori provenienti da tutto il mondo, sabato 18 marzo ospiterà il Maestro Peppe Vessicchio con il suo libro “La musica fa crescere i pomodori. Il suono, le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale”. Musicista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Vessicchio è un’icona della musica leggera italiana. Ha collaborato con Bennato, Gino Paoli, Andrea Bocelli, Zucchero, Elio e le storie tese, Roberto Vecchioni e tanti altri, ha partecipato in numerose occasioni a programmi televisivi e ha diretto in mondovisione l’orchestra che ha suonato per il decennale della morte di John Lennon al Cremlino, nel 1990.
Chiunque abbia guardato anche solo una volta il festival di S. Remo lo ha certamente sentito nominare essendo stato presente sul palco dell’Ariston per quasi trent’anni, sia come arrangiatore che come direttore d’orchestra.
Una persona che con la musica ha condiviso gran parte della sua vita e che attraverso questo libro dal titolo un po’ curioso vuole indagare sui suoi effetti benefici e curativi.
“La musica fa crescere i pomodori” è un’autobiografia che racconta la carriera artistica di uno dei personaggi più importanti della cultura musicale italiana, una vita immersa nel magico mondo dei suoni.
Nato dalle conversazioni con il giornalista Angelo Carotenuto, è sia il racconto di una passione e di un talento che della scoperta di un legame profondo tra la musica e tutti gli organismi viventi, che reagiscono positivamente quando gli armonici si combinano in modo naturale.
Già dalle prime pagine, le riflessioni dell’autore vanno verso la ricerca dell’essenza più profonda di questa magia, cercando di portare il lettore ad una visione della musica tridimensionale ed alla comprensione della sua connessione con tutto ciò che vive.
Questo libro non è solo un’autobiografia, ma un’interessante ricerca a metà strada tra la filosofia, la fisica e la spiritualità.
Keti Argentelli